AMMINISTRAZIONE E IAP: ATTENTI A QUEI DUE

CAPITOLO 2° – CANONE DI DEPURAZIONE E SMALTIMENTO DELLE ACQUE REFLUE

In queste settimane i cittadini di San Felice a Cancello stanno ricevendo da parte degli agenti riscossori della società IAP le bollette relative ai canoni per la fornitura idrica e per lo sversamento e depurazione delle acque reflue relative all’anno 2014.

Ancora una volta la IAP mette in evidenza tutti i suoi limiti e le sue inefficienze:

  • Innanzitutto la consegna delle bollette è iniziata a gennaio 2016 ossia oltre il termine previsto per il pagamento della prima rata, fissata per il 31/12/2015! Quindi cari cittadini noi siamo già tutti morosi grazie al loro “tempismo”.
  • Altra bella novità è la doppia fattura: quest’anno, per ciascuna utenza sono state consegnate due bollette distinte, una relativa al canone per l’approvvigionamento idrico e l’altra relativa allo sversamento e depurazione delle acque reflue. Questo sdoppiamento ha come prima conseguenza un raddoppio delle spese di notifica, ovviamente sempre a carico degli utenti, i quali, se fino all’anno scorso pagavano € 2,80 per ciascuna utenza, ora si troveranno a pagare € 2,80 x 2 = € 5,60.

Questo significa che, considerando che le fatture emesse per il canone idrico sono 5982 e quelle per la raccolta e depurazione sono 3450, la società IAP andrebbe ad incassare € 16.749,60 per le prime più € 9.660,00 per le seconde per le sole spese di notifica, sempre che ci riescano, visto che le casse del nostro comune sono praticamente vuote proprio per l’inefficienza nella riscossione dei tributi. Ma vi è di più: delle 5982 fatture ben 2110 riguardano la sola quota fissa e tutto questo perché di tali utenze la IAP ha omesso di procedere alla lettura dei contatori e di rilevare i consumi,  causando così un ulteriore mancato introito per il bilancio comunale di quest’anno.

Fatta questa breve rassegna sulla nostra cara e amata IAP srl, quello che ci preme mettere in evidenza nell’immediato è la motivazione che ha indotto la IAP a sdoppiare le bollette (oltre ovviamente a quella economica). Il motivo è semplice e sotto gli occhi di tutti: negli anni passati molti cittadini hanno presentato ricorso al Giudice di Pace impugnando la bolletta per l’indebita attribuzione del canone di depurazione e ottenendo sentenza di accoglimento. La IAP,quindi, e con essa il Comune, quest’anno ha voluto tutelarsi cercando di garantire almeno gli introiti legati al canone idrico.

Alla luce di tutto ciò vogliamo fornire alla popolazione di San Felice a Cancello tutte le informazioni utili affinché possa decidere consapevolmente sul modo migliore di agire.

La sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008 ha dichiarato illegittimi l’articolo 14, comma 1, della legge 5 gennaio 1994, n. 36, l’articolo 28 della legge 31 luglio 2002, n. 179 e l’articolo 155, comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 nella parte in cui prevedono che la quota di tariffa riferita al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi.

Successivamente, con la Legge 27 Febbraio 2009, n. 13, all’articolo Art. 8-sexies si è stabilito che nei casi in cui manchino gli impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi i gestori del

servizio idrico integrato devono provvedere anche in forma rateizzata, entro il termine massimo di cinque anni, a decorrere dal 1° ottobre 2009, alla restituzione della quota di tariffa non dovuta riferita al servizio di depurazione.

Il Comune di San Felice a Cancello ha più volte pacificamente ammesso di essere sprovvisto di un impianto di depurazione centralizzato (dichiarazione del Dirigente del Comune di San Felice a Cancello del 25 febbraio 2009), servendosi invece dell’impianto di depurazione comprensoriale sito nel Comune di Acerra. Detto impianto, tuttavia, risulta malfunzionante e assolutamente inadeguato alle esigenze dei popolosi Comuni che ne usufruiscono. Ciò emerge chiaramente dalla dichiarazione resa dal Commissario Delegato Nicola Dell’Acqua nella audizione del 25 Novembre 2014 presso il Senato della Repubblica, in cui evidenziava tra l’altro che a causa delle difficoltà economiche ed amministrative le attività di gestione, manutenzione ordinaria, straordinaria e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione sono state sensibilmente rallentate, con inevitabili conseguenze sull’ambiente e sulla salute pubblica.

Perciò è evidente che il depuratore di Acerra, verso il quale sversa il nostro Comune, risulta malfunzionante, non in regola con le attuali norme di legge e, spesso, incapace di gestire i flussi in ingresso quando superano un certo limite.

Per tutti questi motivi i cittadini di San Felice a Cancello hanno il diritto di chiedere l’annullamento in autotutela della bolletta relativa al canone di depurazione per l’anno 2014, oltre alla restituzione degli importi versati a partire dall’anno 2009.

ATTENZIONE! Se non si ottiene l’annullamento o qualora l’Ente non risponda entro breve tempo, é bene procedere al ricorso giudiziale per evitare una successiva e conseguente ingiunzione di pagamento.  L’istanza può essere presentata anche se si è già pagato, in tal caso all’annullamento, totale o parziale, seguirà il diritto al rimborso.

Auspichiamo che  l’Amministrazione Comunale e la IAP assumano un atteggiamento maturo e coscienzioso prendendo in giusta considerazione le richieste in autotutela che arriveranno e che provvedano all’annullamento delle fatture, e ciò per due motivi fondamentali:

1)      si eviterà ai cittadini di San Felice a Cancello l’onere di dover presentare ricorso (contributo unificato di € 43,00, oltre le spese legali) per ottenere l’annullamento della bolletta posto che si tratta di somme non dovute;

2)      si eviterà alla casse comunali di subire ulteriori e gravose perdite in caso di contenzioso posto che il Comune si dovrà accollare sia i costi per eventuali costituzioni in giudizio in difesa dell’Ente sia le spese che il Comune sarà condannato a pagare con le sentenze di accoglimento.

Cogliamo l’occasione per ricordare ai cittadini che l’Associazione San Felice a cancello in Movimento è a disposizione per raccogliere segnalazioni relative a disservizi, problematiche del nostro territorio e esigenze dei cittadini attraverso il nostro portale www.sanfeliceacancelloinmovimento.it, oppure inviando una  mail all’indirizzo  di posta elettronica sanfeliceacancelloinmovimento@gmail.com o attraverso la nostra pagina Facebook “Associazione San Felice a Cancello in MoVimento”.

Cercheremo, insieme, di affrontare le varie problematiche segnalateci e di trovare delle soluzioni.

L’Associazione politica

San Felice a Cancello in…MoVimento

Aggiornamento:

Anche per le bollette relative al canone di depurazione per l’anno 2015 si può presentare l’istanza in autotutela.

Tutti coloro che sono interessati possono scaricare l’Istanza da presentare al comune per richiedere l’annullamento della bolletta in autotutela:  Istanza per l'annullamento della bolletta per il canone di depurazione 2015